VIENNA - "La tratta umana è una rete di complicità che genera guadagni milionari e dobbiamo lavorare in alleanza per combattere questa piaga" ha detto il cantante portoricano Ricky Martin, condannando energicamente questo crimine durante il Forum di Vienna.

"Dobbiamo agire adesso"

Martin, uno dei protagonisti della prima conferenza internazionale sulla tratta umana che organizza le Nazioni Unite, ha fatto una chiamata per "unire gli sforzi e combattere questo male", che secondo dati ufficiali colpisce 2.5 milioni di persone all'anno, e ha aggiunto che "tutti dobbiamo agire ora, questo non può continuare così".

Durante il suo discorso ha detto che la chiamata schiavitù moderna non conosce frontiere geografiche, per questo va considerato un vero traguardo internazionale il Forum di Vienna, una piattaforma essenziale per combattere questo incubo globale.

"Il mio impegno verso questa causa nasce da un'umile esperienza. Durante un viaggio che feci in India nel 2002, fui testimone degli orrori della tratta umana quando riscattammo tre bambine della strada che vivevano in sacchi di plastica. Salvare le vite di queste bambine e prevenire che cadessero nella rete dello sfruttamento è stato un risveglio personale. Seppi immediatamente che dovevo combattere con forza contro questo male" ha spiegato Ricky.    

Ricky Martin ha risposto ad una breve intervista a Univision Online da Vienna:

UOL: Quale crede che sia finora la principale conclusione del Forum di Vienna e soprattutto, che cosa si può mettere in pratica riguardo all'iniziativa globale che esiste per combattere la tratta umana?
RM: La cosa importante è che più di 100 paesi e rappresentanti di diversi settori hanno unito le loro voci per ricordare al mondo che la schiavitù moderna esiste e che è responsabilità di tutti sradicarla. Oggi la comunità internazionale accetta che è la violazione più viziosa dei diritti umani".

UOL: Perché esiste il fenomeno malgrado la lotta....che stanno facendo in concreto i Paesi?
RM: La tratta umana è una rete di complicità che genera guadagni milionari e le sue statistiche esatte non si conoscono. Per sradicarla dobbiamo lavorare in alleanza.

UOL: Come lo ha abbordato questo problema dalla sua fondazione "People for Children"?
RM: Noi siamo stati molto fortunati a poter contare su soci corporativi, organizzazioni, istituzioni e autorità governative molto impegnate nella causa. Sommando le volontà abbiamo trovato molta speranza e l'effetto si è moltiplicato.

UOL: Cosa avete ottenuto con la campagna “"Llama y Vive"”?
RM: Con “Llama y Vive”, la nostra campagna antitratta regionale, abbiamo provocato modifiche nelle legislature di alcuni paesi. Abbiamo anche ottenuto, dopo la mia relazione al Congresso degli Stati Uniti, di fare parte di una coalizione nel Distratto Federale che lavora su una stessa agenda comune per frenare questo crimine e abbiamo ottenuto che gli Stati Uniti si sommassero al TIP Report (Trafficking in Person's Report), tra l'altro”.

UOL: Qual'è l'equilibrio palpabile della Fondazione Ricky Martin nei confronti dello sfruttamento infantile, come parte del flagello della tratta umana?
RM: Cambiare condotta umana è un processo....Ogni vita salvata è un traguardo e un motivo per continuare a rafforzare le nostre campagne.  Con "Llama y Vive" che è la prima campagna massiva nella regione, combattiamo le tratta umana mediante linee telefoniche gratuite di aiuto e abbiamo reso dei frutti.

UOL: Quante persone hanno beneficiato del programma?
RM: Insieme al BID e alla OIM -nostri soci- abbiamo salvato più di una dozzina di vite, abbiamo generato 55 mila chiamate e centinaia di investigazioni. D'altra parte con "Naviga Protetto su Internet" . alleanza con Microsoft- abbiamo prevenuto che i bambini siano sfruttati nel cyberspazio. Il portale è uno strumento educativo visitato da milioni di utenti.

(Foto AFP: Ricky Martin mostra insieme ad un funzionario dell'ONU un poster simbolico con 1,5 milioni di firme contro la tratta umana)